Il Vangelo del giorno – Domenica 25 Luglio 2021 – (Gv 6,1-15)
SENZA ARRENDERCI
C’erano circa cinquemila persone a seguire Gesù. Attirati da Lui per i segni concreti che compiva sugli infermi. Guarigioni fisiche. Guarigioni del cuore. Già a questo punto del racconto, la Parola di questa Domenica, può compiere un miracolo: includerci dentro la storia di questa pagina. Accade ancora! Gesù guarisce ancora. Gesù risana corpo, mente e spirito. Gesù risana tutta la nostra storia. Basta solo alzarsi, seguirlo, ascoltarlo. Mettersi di fronte a Lui e nutrirci delle sue parole. Già questo riempie il cuore. Già questo è sufficiente per ridarci la speranza. Mettiamoci in cammino. Seguiamolo concretamente. Lui è qui. Non è distante! Lui cammina in mezzo alla nostra storia e alla nostra vita. Il “pezzo di pane” dell’Eucaristia compie davvero miracoli di guarigione anche solo adorandolo con perseveranza. Lui è il miglior “dottore”! Lui è il miglior “psicologo” che sa parlare facendo silenzio…ed è la medicina di cui, in questo tempo abbiamo bisogno. E’ Il Silenzio orante. Il silenzio nel quale possiamo portare tutte le nostre domande! Quel Silenzio che è Dio che ascolta senza interferire. Quel Silenzio che è pazienza, amicizia.
Il racconto di oggi però va oltre. Non si ferma qui. Ci parla dei dubbi di Filippo: “Dove potremo comprare il pane perchè costoro abbiano da mangiare?” Ci fa vedere che i nostri ragionamenti sono limitati, perchè forse siamo limitati in tutte le cose che viviamo. Ci incagliamo nei nostri calcoli confinati nelle possibilità umane e nei confini che già abbiamo sperimentato. In questa pagina Gesù ci apre il cuore facendoci vedere che, come umanità abbiamo la possibilità di realizzare sogni molto più grandi. E’ possibile sfamare. E’ possibile fare l’impossibile…partendo dalle cose piccole. Da cinque pani e due pesci. Da qui si inizia. Dalle cose che abbiamo… e dalla follia del saper rischiare. La fede, è un salto. Siamo noi quel ragazzo con i cinque pani d’orzo e due pesci! Abbiamo delle risorse. Oggi Gesù ci chiede di non guardare mai più alle cose che non abbiamo, ma di rendere grazie di quelle che abbiamo. E poi ci chiede di ingegnarci! Perchè Lui è presente in un’intelligenza che è capace di superare le nostre menti… ed è come un fiume di speranza che non si fermerà se continueremo a fidarci. Da cosa nasce cosa… Lui è presente in noi e le cose che ci ha dato, se è vero che sono di Dio, si moltiplicano se ci crediamo! Basta solo crederci, ringraziare, amare, senza arrenderci.
BUONA DOMENICA A TUTTI!!! Don Tommaso.
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