L’Unità Pastorale di Baone

L’Unità Pastorale di Baone nasce nel 2012 per decisione del Vescovo Antonio Mattiazzo riunendo le parrocchie di San Lorenzo (Baone), Santa Giustina Martire (Calaone) e San Giorgio Martire (Valle San Giorgio), tutte appartenenti al Vicariato di Este. Il primo parroco dell’Unità Pastorale è Don Marco Galante (2012-2014) in collaborazione con gli allora parroci di Calaone Don Carlo Bressan e di Valle San Giorgio don Bruno Frizzarin. Nel 2014 diventa parroco dell’Unità Pastorale Don Tommaso Beltramelli e negli anni successivi rimane l’unico sacerdote per le tre comunità.
Nel 2025 le tre parrocchie vengono incluse nella Collaborazione pastorale Este-Baone.
La Parrocchia di Baone conta circa 1.200 residenti, Calaone circa 500 e Valle San Giorgio circa 530.

Note storiche – Baone

Citata fin dal XII secolo, la pieve di Baone sorgeva vicino alla sommità del Monte Cecilia ed era intitolata al protovescovo Fidenzio. Nel corso del ‘400 iniziò ad essere utilizzato come luogo di celebrazione per la comunità l’oratorio privato della famiglia Dottori, in piano, intitolato a San Lorenzo e corrispondente all’attuale “Chiesa vecchia”. La donazione dell’Oratorio al paese è datata 1406. Nel 1522 si celebrava nella chiesa di San Lorenzo, ma i sacramenti venivano ancora amministrati solo nella Pieve di San Fidenzio, sul monte. Il 15 febbraio1568, a seguito dei lavori di ampliamento dell’oratorio Dottori, venne consacrata la chiesa di San Lorenzo. Ulteriore restauro avvenne nel 1620.
A lungo la comunità è stata legata ai Gerolimiti di Santa Maria del Tresto, fino alla soppressione dell’ordine. Per l’ampliamento dell’Oratorio vennero utilizzate anche le offerte dei fedeli in occasione del miracolo dell’apparizione della Madonna in località Monte Buso (30 marzo 1526), dove sorge ora la chiesetta della Madonetta delle Ave.
Nel 1858 si demolì il vecchio campanile, ormai cadente e venne edificato l’attuale, alto 32 metri, su disegno dell’architetto Giuseppe Riccoboni di Este, accanto all’allora chiesa di San Lorenzo, utilizzando anche materiali di recupero della vecchia pieve sul Monte Cecilia.
L’attuale chiesa arcipretale, intitolata a San Lorenzo, venne iniziata nel 1933 e aperta al culto nel 1942, dopo anni di faticosi lavori di costruzione, conclusi in tempo di guerra.
L’attuale Patronato, costruito come asilo parrocchiale e casa delle suore negli anni ’50 del Novecento, sorge nell’area retrostante il Municipio, nel centro di Baone.
Altri luoghi di culto, oltre al già citato oratorio Madonnetta delle Ave in Monte Buso, sono l’oratorio di San Bellino a Ca’ Borini (risalente al 1710) e i capitelli di via Ca’ Orologio, via Preare e via Branchine.
Ormai scomparsi sono la vecchia pieve sul Monte Cecilia, e il convento agostiniano di Santo Stefano a Terralba (ora sede di una cantina).

Note storiche – Calaone

La prima citazione di una chiesa a Calaone, filiale della pieve d’Este, risale al 1114. Dalla relazione della visita pastorale del 1449 si apprende che la chiesa era dedicata non solo a Santa Giustina, ma anche a Sant’Urbano; nel 1623 il Portenari la elencava semplicemente come S.Urbano. Attualmente di quella chiesa non rimane che una statua dedicata alla Santa scolpita in pietra con uno stile che si avvicina al gusto d’oltralpe.
La parrocchiale, completamente riedificata nel 1732, conserva all’interno, sulle pareti laterali del presbiterio, due tele di pregevole fattura del pittore estense Antonio Zanchi (1631- 1722). La pala con San Gaetano da Thiene già sopra l’altare a lui dedicato, fu eseguita da Giandomenico Tiepolo, figlio del più famoso Giambattista. All’esterno è da notare la sagoma slanciata del campanile, iniziato nel 1888 e completato nel 1906. La chiesa venne restaurata intorno al 1937.
Persa ormai ogni traccia della chiesa e del convento di Santa Margherita, in Salarola, dove risiedette anche Beata Beatrice d’Este in epoca Medievale.

Note storiche – Valle San Giorgio

Valle San Giorgio storicamente risultava diviso due frazioni: la Valle di sopra e la Valle di sotto. La prima, detta anche Valle dell’Abate perché vi si trova un possedimento dell’abbazia della Vangadizza, la chiesa dedicata a San Biagio; la seconda, con la chiesa di San Giorgio, è detta anche Valle di Donna Daria, contessa della famiglia dei da Baone, famosa perché nel 1250 diede sepoltura a Guglielmino da Camposampiero suo parente, fatto decapitare dal tiranno Ezzelino III da Romano. Solo più tardi la località e la parrocchia hanno preso il nome di Valle San Giorgio, in omaggio al titolare della chiesa arcipretale.
Un’antichissima chiesa dedicata ai santi Felice e Fortunato forse esisteva ancora prima del Mille. La chiesa di San Giorgio è ricordata per la prima volta in un atto pubblico del 1293.
Nella decima papale del 1297 risulta che da essa dipendeva anche quella dei Santi Nazario e Celso di Cornoleda. Nelle prime visite pastorali si parla di chiesa di San Giorgio di Valle dell’Abbate. Quando nel 1670 vi fece visita il Barbarigo, la cima del campanile era stata divelta da un uragano. Abbattuta la torre che minacciava la chiesa, se ne costruì uno nuovo nella seconda metà dell’Ottocento. Nel 1872 vennero iniziati anche i lavori di restauro della vecchia chiesa. Al 1921 risale la cappellina del battistero e ulteriori restauri si effettuarono negli anni Cinquanta.
Luoghi di culto della frazione, oltre alla Chiesa di San Giorgio e la chiesa di San Biagio, sono l’oratorio di San Giovanni Battista sul monte Gemola, nel complesso di Villa Beatrice. Sono di pertinenza della parrocchia anche l’ex-asilo e casa canonica, il Teatro San Giorgio e il campo sportivo.

Fonti: Wikipedia – Atlante delle Parrocchie della Diocesi (Difesa del Popolo) – Angelo Portenari – Della felicità di Padoua (1623) – Francesco Franceschetti, Baone e la sua antica pieve (1933) – Francesco Selmin, Storie di Baone (1999)