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Bollettino dal 25 Dicembre 2016 al 1 Gennaio 2017
MESSE DI NATALE 2016
Sabato 24
Ore 22.00 – (In chiesa a Baone) VEGLIA DI NATALE
Ore 23.00 – (In chiesa a Baone) MESSA DI NATALE NELLA NOTTE
Ore 8.00 – (In chiesa a Baone) MESSA DI NATALE (Messa dell’Aurora)
Ore 9.30 – (In chiesa a Valle S. Giorgio) MESSA DI NATALE (Messa del giorno)
Ore 10.00 – (In chiesa a Calaone) – MESSA DI NATALE ( Messa del giorno)
Bollettino dal 6 al 13 Novembre 2016
Bollettino dal 9 al 16 Ottobre 2016
Bollettino dal 2 al 9 Ottobre 2016
Bollettino dal 18 al 25 Settembre 2016
Festa del Pesce 2016
Mercoledì 8 Giugno Ore 20.30 – importante riunione, in Patronato a Baone, con il circolo ANSPI, per organizzare la Festa del Pesce 2016. Sono invitate tutte le persone interessate a dare una mano.
Festa delle Palme con il Vescovo Claudio
Cinquemila in piazza con il vescovo per la Domenica delle Palme
20 marzo 2016
Il tradizionale raduno di ragazzi e educatori dell’A.C.R. Monsignor Cipolla: “Se non ci guida Gesù rischiamo di sbagliare strada”
PADOVA. Più di cinquemila persone hanno riempito piazza delle Erbe e il Duomo di Padova in occasione della festa delle Palme. Bambini e ragazzi di ogni età, accompagnati dalle famiglie e dagli animatori delle parrocchie padovane, si sono riuniti per celebrare la domenica che segna l’inizio della Settimana Santa e precede la Pasqua.
Sono stati tre i momenti principali del pomeriggio: il ritrovo a Piazza delle Erbe, la processione e la celebrazione all’interno della basilica di Santa Maria Assunta. La festa è iniziata in piazza, dove i bambini si sono divertiti con l’animazione e i giochi organizzati dal gruppo Azione cattolica dei ragazzi (Acr). Il Giubileo dei ragazzi è stato chiamato “Gps – Gesù Porta Santa”: un gioco di parole che vuole far capire che, nella vita, Gesù è il “segnale” da seguire per non perdersi.
«Gesù è il segnale che dà orientamento e dà vita a tutto quello che ci capita attorno», ha dichiarato alla folla il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, dal palco allestito a piazza delle Erbe, «se non ci si lascia guidare, si rischia di sbagliare strada».
Domenica 3 Aprile – FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA Esperienza nella Parrocchia del Carcere “Due Palazzi”
Pubblico qui di seguito la lettera ricevuta dalla parrocchia del carcere:
Carissimo don Tommaso,
innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di celebrare l’Eucaristia con la nostra comunità cristiana che vive dietro le sbarre: è solo dopo aver incrociato lo sguardo di una realtà complicata qual è il carcere – laddove i fili del bene s’intrecciano inevitabilmente con i fili del male – che potremmo poi iniziare come chiesa diocesana una riflessione più ampia e condivisa.
Il nostro invito non ha nessuna pretesa: è solo un condividere assieme con te un pezzo di strada che il Signore ci sta chiedendo di tracciare in questa terra di nessuno che spesse volte è il carcere. La speranza è quella della parola condivisa: perché è solo narrando tra noi preti gli incontri che facciamo che s’allargano gli orizzonti e s’accendono nuove riflessioni. Fino a portarci addosso quell’odore del gregge tratteggiato da Papa Francesco: il segno di fedeltà e di appartenenza più eloquente di chi ha vissuto a stretto contatto con le pecore affidategli.
Domenica 3 aprile 2016 ti aspetto alle 7.45 davanti all’ingresso del Carcere “Due Palazzi” (Via Due Palazzi, 35) con il tuo documento d’identità: tutto il resto lascialo in macchina perché è vietato. Alle 8 preghiamo le lodi con il gruppo di persone che settimanalmente ci aiutano e alle 8.30 celebriamo la prima messa. A seguire l’altra, quella che vede coinvolto il maggior numero di persone.
Conoscendo sempre meglio la nostra parrocchia, anche la nostra carità ha uno stile: all’assistenzialismo materiale preferiamo quello degli affetti. Tra la nostra gente ci sono ragazzi/uomini che sono anni che non hanno la possibilità di incontrare i loro parenti, i loro figli, le loro famiglie. Con quello che la Provvidenza ci dona, cerchiamo di “salvare” questi legami strappati. A volte con un biglietto aereo, dopo anni di solitudine, si arriva a superare di gran lunga qualsiasi gesto di carità: un abbraccio familiare salva tanti di loro dalla disperazione. E’ questo il sovraffollamento che ci inquieta: quello della disperazione. Se riterrai, come parrocchia, di lasciare un’offerta, sai come verrà usata.
Ti ringrazio di cuore e, qualora potesse esserti di aiuto la nostra presenza, contaci.
Ti aspetto, buon lavoro!
Qui di seguito, qualche storia dal carcere:
Storia di Alfredo:
Storia di Agostino:
Storia di Enrico e della parrocchia di Campodarsego